L’imponenza di quel portone verde e l’intrigante sguardo del mascherone in cima incuriosiscono. Bussando con tre colpi secchi al “tuzzulaturo” si apre una piccola porta che si spalanca su una maestosa scalinata vestita di bianca pietra.

Ogni scalino conserva i suoni di una storia lontana, ogni gioco di luce che si riflette sulle mura disegna i volti di chi ha vissuto questa casa, ogni leggero profumo che il vento fa scivolare tra gli archi riporta indietro nel tempo…in un viaggio dove si incontrano suoni, colori e sapori dimenticati.

L’ultimo gradino giunge alla luminosa loggia che, oltre a fare da piccola corte antistante l’ingresso della casa, affaccia su un meraviglioso giardino che si è ritagliato un piccolo angolo di cielo per i suoi fiori e i suoi alberi…il silenzio regna sovrano…

L’originaria porta di ingresso di Casa di Nonna conduce dalla terrazza in un piccolo corridoio dal quale si accede alle camere e, con una sinuosa scala interna, al piano inferiore dove si trovano sala colazioni e cucina.

Le ristrutturazioni del 2006, curate nei minimi dettagli da mio padre Franco, hanno mantenuto vivo il calore del legno e la forza della pietra riservando un clima accogliente e familiare per i nostri ospiti.